L’orientamento per le Adventure Race (seconda parte di GODZone – qual è il piano?)

Nathan Fa’avae

Articolo tradotto da Sleepmonsters: Visualizza articolo originale

Sappiamo tutti che la navigazione è estremamente importante nelle adventure race. Essere in grado di orientarsi di giorno è una cosa, ma essere in grado di orientarsi di notte è ben altra questione. Ci sono un sacco di campioni di navigazione di giorno, ma solo pochi eletti mantengono questa abilità anche di notte.

Per me la capacità di orientarsi del team è più importante della sua preparazione atletica.

Quello che intendo è che un programma di allenamento davvero meticoloso rispetto a un programma moderato comporta probabilmente poche ore di differenza di velocità al giorno. Ma una scelta di percorso infelice o addirittura perdersi può facilmente portare a un errore da 10 ore.

In pratica puoi avere una squadra di atleti perfettamente allenati che vagano in circolo tutta la notte, mentre una squadra meno forte atleticamente ma con ottime qualità di navigazione si muove di notte lentamente ma concentrata.

Ovviamente per vincere una gara il team deve essere forte nell’orientarsi e molto allenato (o avere Chris Forne in squadra) ma le mie osservazioni mi fanno concludere che la maggior parte delle squadre organizza l’allenamento a favore della forma fisica e non abbastanza sulla navigazione, o fa affidamento su una persona sola per la parte di orientamento.

Per migliorare nella navigazione bisogna dedicare tempo alle mappe.

Le gare di orienteering e i rogaining sono occasioni eccellenti ma GodZone si svolge su mappe topografiche, devi quindi essere in grado di interpretarle ad alto livello e, per il poco che conosco della selvatica Isola del Nord (Nuova Zelanda), non si farà che navigare tra foreste intricati con forme ricorrenti.

Il mio consiglio alle squadre è di buttarsi in foreste senza sentieri, di tracciare un percorso con punti di controllo ed esercitarsi regolarmente.

Puoi usare il GPS o un’app di mappe del cellulare per verificare la tua posizione.

Per quanto riguarda le bussole, ci sono due opzioni principali: o una bussola da dito tipo da orienteering o una bussola da escursionismo con ghiera rotante e numeri in abbondanza. Io preferisco una bussola da dito perché quando mi sto orientando tutto quel che mi serve sapere è dov’è il nord.

Per Godzone Fiordland ho semplicemente disegnato sulla mappa le linee del nord magnetico e ho navigato per tutta la gara su una mappa orientata, ho usato la bussola solo per verificare che la mappa corrispondesse alla realtà.

Altri preferiscono prendere la direzione dalla mappa e seguire la bussola.

Dipende solo da ciò che ti porta al miglior risultato.

Nathan Fa’avae è il capitano del Team Avaya (già Team Seagate) e 6 volte campione del mondo di Adventure Race. E’ anche il Direttore Gara di Spring Challenge e Absolute Widerness Adventure Race in Nuova Zelanda e co-proprietario di Absolute Wilderness Freeze Dried Foods. Per maggiori informazioni su di lui https://nathanfaavae.nz/