AR World Championship 2021 – 2° Parte MTB

AR World Championship 2021 MTB

Continua il racconto di Marco Ponteri della loro gara al Campionato del mondo di Adventure Race con la sezione di MTB e prove speciali…

Se non l’hai ancora fatto leggi il 1° articolo relativo alla prima sezione di Trekking 

…riusciamo a riunirci e a entrare tutti alla transizione. Prepariamo subito le bici, mangiamo e dormiamo, punto la sveglia dopo due ore.

Al risveglio non siamo reattivi tutti allo stesso modo e perdiamo tempo prezioso per riuscire a ripartire.

Sono passate più di 37 ore e usciamo nella notte in MTB per affrontare le prove speciali prima della sezione di 80km in bici.
Non siamo completamente svegli e lucidi, non abbiamo letto il roadbook che indicava assenza di punzonatura e al cp9 siamo un po’ disorientati ma capiamo cosa fare.

Io e Pekka prendiamo la seggiovia per fare la prova di downhill indicata come nera lungo la quale dobbiamo punzonare il cp10. Marta e Clelia restano nelle vicinanze del cp9 e fanno la tirolina imbragate da uomini dell’organizzazione.
Il downhill si rivela divertente; pendenza costante con paraboliche percorribili e gobbe per salti affrontabili anche lenti rimanendo attaccati al terreno, la lanterna è ben visibile lungo il percorso.

Quando concludiamo le nostre ragazze hanno già finito la prova quindi saliamo tutti sulle seggiovie che ci portano a 1600 metri. Ci ritroviamo letteralmente con la testa tra le nuvole, siamo avvolti da una nebbia umida che alla luce delle frontali appare come pioggia sospesa.

Imbocchiamo una scorrevole strada bianca in cresta.

Nessun problema sino al cp 11, nonostante percorriamo i 12km un po’ lenti perché un po’ addormentati. Al primo bivio dopo il cp imbocchiamo una strada sbagliata che percorriamo per un paio di km prima di iniziare a dubitare. Venti minuti dopo ritorniamo sui nostri passi imboccando la strada giusta tra le creste sui 1700 metri. Proseguiamo nella notte con abbigliamento invernale, bagnati dall’umidità della nebbia.

Costeggiamo file di pale eoliche e con qualche esitazione non rilevante in termini di tempo siamo al cp 12. Sono le 7.20 di mattino ma la luce arriva verso le 8. Con i chiarori dell’alba sbagliamo un bivio e al posto di una strada minore in discesa saliamo lungo la strada in cresta parallela.

Quando realizziamo sono passati ventidue minuti, torniamo indietro e per fortuna c’è un raccordo passato da poco tra le due strade parallele ma in totale perdiamo almeno venti minuti.

Procediamo piacevolmente in costante discesa insieme ad altre squadre con le luci del mattino, la velocità del team è uniforme in mtb nessuno sembra aver sofferto la fatica in questa tappa.

Guardando le mappe iniziamo a cantare contenti “cappuccino” consapevoli che all’ora di colazione avremmo cercato il cp13 in una cittadina abbastanza grande. Infatti dopo aver preso il cp, in questo caso con la foto di team alle porte del castello, ci fermiamo anche al secondo mattino di gara per colazione, bisogni e una bella lavata di faccia prima di partire dopo 25 minuti di sosta.

Dopo 4 km attraversiamo un territorio con molte deviazioni dove anche le squadre di testa hanno fatto percorsi diversi. Purtroppo ci troviamo a non sapere più dove siamo posizionati nella mappa, Pekka va in esplorazione a vedere come prosegue una strada, io e le ragazze studiamo la mappa in tanto che aspettiamo.

Non ci torna il territorio sino a quando Marta riesce a collocarci e al ritorno convinciamo Pekka a prendere un taglio in salita.

Dobbiamo spingere perché è molto ripido e sconnesso ma riusciamo a raggiungere la strada principale in cresta, purtroppo perdendo 25 minuti rispetto al peggior percorso fatto dai primi teams.

Il percorso è scorrevole sino al cp 14 e tra questo e la discesa finale che porta alla transizione che invece si annuncia un po’ complicata per la navigazione.

Facciamo un errore ad un bivio imboccando una strada in discesa che ci fa perdere 10’. La mia ruota posteriore è sgonfia ma decido di tirare sino alla transizione, siamo molto precisi nella discesa complicata e arriviamo al TA dopo 2 giorni 1h e 17’.

Le bici sono incrostate di fango fresco e impieghiamo un po’ a smontarle e metterle nei cassoni, c’è poco spazio e fango dappertutto. Mentre sistemiamo, prepariamo cibo liofilizzato e mangiamo attingendo dai cassoni. Quindi prepariamo il materiale kayak per il trasporto: dobbiamo portarci dietro tutto sino ai kayak e poi trasportare con i trolley i kayak sino all’imbarco dove abbiamo deciso di dormire un po’.

Devo ripassare più volte la traccia gps perché non mi sembra vero di aver passato due ore dentro la transizione, la percezione e la memoria mi avrebbe fatto dire la metà, ma non è finita. Quasi un altra ora la impieghiamo per percorrere i 2 km fino ai kayak, metterli sui trolley e arrivare all’imbarco.

Prima di iniziare a pagaiare ci buttiamo giù sul prato, c’è qualche raggio di sole che sbuca ogni tanto dalle nuvole e dormiamo per più di un ora. Iniziamo a pagaiare dopo 2 giorni 5h e 50’.

Per una analisi in termini più oggettivi attraverso la traccia satellitare. Questi i nostri tempi della prima sezione MTB 80km.
Prove speciali cp 10 notte: 55’
cp11-cp12 notte: errore strada 20’
cp12-cp13 buio mattino: errore 20’ strada in cresta e raccordo con quella in discesa;
cp13-cp14 giorno: sosta caffetteria 25’
cp14-T2 giorno: errore bivio 10’
T2 dentro: 2h05’
T2-preparazione kayak-luogo imbarco: 57’
sosta sonno sul luogo imbarco-inizio pagaiata: 1h30’

Soste per sonno 1h30’.  Tempo soste transizione cibo preparazione kayak 3h03’; Tempo perso x navigazione 1h15’. Tempo totale prima sezione trekking 122km +5800 sino all’uscita in mtb: 53h50’