AR World Championship 2021 – 3° Parte Kayak

AR World Championship 2021 – 3° Parte Kayak

ARWC Galizia 2021- kayak 90 km

…abbiamo passato due ore dentro la transizione, la percezione é della metà del tempo (a posteriori, scrivendo questo testo, la memoria mi avrebbe fatto dire non più di un’ora e devo ripassare più volte la traccia gps perché non mi sembra vero).

Non è però finita.

Quasi un’altra ora la impieghiamo per percorrere 2 km: raggiungere i kayak a 800 metri, prepararli fissando tutte le sacche stagne, metterli sui trolley e arrivare all’imbarco.

Prima di iniziare a pagaiare ci buttiamo giù sul prato, c’è qualche raggio di sole che sbuca ogni tanto dalle nuvole e dormiamo per più di un’ora. Completiamo la vestizione mettendo le giacche d’acqua sulle mute in neoprene, indossiamo i salvagenti e caschi e iniziamo a pagaiare sul fiume Sil dopo 2 giorni 5h e 50’ .

Gli equipaggi sui sit-on-top doppi sono Pekka con Marta ed io con Clelia che apriamo la via sulle rapide.

Da canoista trovo le sezioni di kayak con acqua mossa entusiasmanti: delle belle rapide ondose con qualche grosso masso da evitare.

Superiamo un team, si sono ribaltati e stanno cercando di arrivare a riva, raccogliamo loro dei pezzi di attrezzatura galleggiante e li lasciamo su una riva dove troviamo un secondo team con tutta l’attrezzatura stesa. Ci dicono che si sono ribaltati con qualche problema nella tenuta delle sacche stagne.

Proseguiamo allegri ma sappiamo che le rapide finiranno e che troveremo il lago creato dalla diga. Passo una rapidella di correnti veloci, mi volto perché a volte i giri di acqua irregolare che abbiamo appena passato possono creare problemi di equilibrio per non canoisti…

Pekka e Marta si sono ribaltati!

Subito giriamo il nostro kayak punta a monte risalendo la corrente e li raggiungiamo offrendo loro la coda per trascinarli a riva, intanto loro continuano a nuotare senza mollare la presa della loro barca ribaltata.

L’espressione dei non canoisti a nuoto è sempre quella di spaesamento in un elemento, l’acqua corrente, non conosciuto e imprevedibile.

Siamo a riva in meno di due minuti e subito il pensiero è sulla lunga notte che dovranno affrontare bagnati.

Riassestano le sacche stagne sul kayak e in meno di 10 minuti ripartiamo a gran velocità come viene spontaneo quando vuoi riscaldarti.

ARWS 2021 Galizia spain 3 kayak2

La luce del giorno sta calando, abbiamo percorso 4 km e ci aspetta una lunga notte umida.

Appena l’acqua si ferma con solo un filo impercettibile di corrente realizzo che i sit-on-top che stiamo usando hanno un’ottima caratteristica: tengono bene la direzione anche se a pagaiare è il canoista davanti e questo ci permetterà di non fermarci mai, mangiando a turno e volendo anche per fare qualche pisolino.

Ci inoltriamo verso il canyon all’imbrunire e una volta sceso il buio sappiamo di essere tra alte pareti che non riusciamo a scorgere.

La vista si ferma sulle strobo e i lightstick degli altri kayak ma risulta difficile valutare precisamente le distanze senza il senso di profondità a causa dell’oscurità.

Sono passate solo tre ore dalla partenza in kayak ma quasi 60 ore dallo start della gara e, con il buio profondo, la semplicità e la monotonia del movimento su acque ferme, siamo nelle condizioni migliori per avere stati mentali appannati.

Qualcuno dice che non ci sono checkpoints prima del lungo trasbordo.

Pagaio per un’ora con il tarlo in testa sino a quando mi fermo per studiare con attenzione le mappe e realizzo che dobbiamo prendere un canyon laterale, risalendo un affluente, per raggiungere il checkpoint 17.

Fortunatamente non lo abbiamo ancora passato ma ci siamo vicini.

Risalendo l’affluente le luci degli altri kayak aumentano e arriviamo alla spiaggia dove issiamo i kayak, il checkpoint è a 500 metri di cammino e mi avvio da solo mentre gli altri mangiano e dormono.

Dopo pochi minuti di cammino un team mi fa notare che bisogna raggiungere il checkpoint in 4 e realizzo come anche le cose più ovvie sfuggono dopo due giorni di gara e i processi mentali vanno in automatico sulle soluzioni più semplici, tenere a mente le regole basilari diventa una fatica.

Preso il checkpoint mi riunisco al team chiudo gli occhi cinque minuti, mangio qualcosa e ripartiamo.

I kayak sono rimasti sulla spiaggia 40 minuti. Pagaiamo nel buio profondo per un’ora e gli sleepmonsters arrivano! Io, Marta e Clelia vogliamo fermarci per 20’ di sonno ma le sponde verticali con massoni non rendono la sosta facile, quindi Clelia dorme per 20’ mentre io continuo a pagaiare.

Rimaniamo un po’ indietro e sento la voce di Marta gridare disperata, con Clelia aumentiamo il ritmo e raggiungiamo subito i nostri compagni attirati da urla e lacrime per il terrore di finire di nuovo in acqua.

Illuminiamo il loro kayak in bilico su un tronco appena affiorante, ci affianchiamo e piano piano li facciamo scivolare in acqua.

L’episodio ci ha un po’ svegliato e arriviamo al cp18 dopo quasi 10 ore in acqua, montiamo i trolley per l’assetto kayak da trasbordo e decidiamo di dormire 20 minuti sotto una tettoia ma non ci svegliamo al suono tenue dell’orologio e dormiamo 30 minuti nonostante siamo tutti infreddoliti.

In un’ora e 5 minuti dallo sbarco ci incamminiamo per percorrere i 12km e 300 metri di dislivello positivo di strada asfaltata che ci separano dall’imbarco sul fiume Mino.

ARWS2021Galizia-spain-3-kayak3

Dopo 4 km e la maggior parte del dislivello fatto troviamo una breve galleria dove decido di mettermi uno strato in più perché con l’altissima umidità ho freddo. Mi accorgo che manca una sacca stagna!!

Nella tensione del momento e con la mente appannata escono parole dettate dal bisogno di sonno: la sacca è la tua e vai a prenderla tu.

In realtà quando ci siamo fermati per dormire avevamo spostato tutte le sacche stagne dai kayak usandole come riparo o cuscino per dormire mantenendo la temperatura corporea tutti e quattro appiccicati. Nessuno poi ha controllato il carico e poteva essere una come l’altra sacca. Così Clelia si incammina mentre io mi sdraio e in un attimo mi addormento. Mi sveglia Marta non so dopo quanto tempo, le spiego la situazione e decide di proseguire per andare incontro a Clelia.

Io riappoggio la testa e ripiombo nel sonno. Quando mi svegliano non ho idea di quanto tempo sia passato (calcolata a posteriori questa sosta è durata 1h35’)., ci incamminiamo per riunirci a Pekka e lo troviamo dormire su un muretto, ha mangiato e ci ha lasciato un po’ di cibo oltre al fornello pronto per scaldare altra acqua per altri pasti liofilizzati.

Ripartiamo dopo aver mangiato in poco più di 10 minuti, oramai c’è luce dietro e camminiamo in lieve salita tirando i kayak ma dopo una curva non vedo arrivare Pekka e Marta, penso che si siano fermati a fare bisogni, con Clelia camminiamo altri 5 minuti ma non arrivano, ci fermiamo e ci sdraiamo.

Arrivano svegliandoci dopo circa un 15 minuti si sono dovuti fermare perché il trolley si è piegato sotto il peso del kayak ed è stato necessario improvvisare una riparazione con il nastro americano (da tenere sempre nello zaino in una AR) ed una grossa pietra!!!

Ancora un’ora e mezza di cammino e arriviamo verso le 10.30 del mattino al paese dove possiamo reimbarcarci.

Ci guardiamo intorno per scovare un bar aperto ma questa volta niente cappuccino!

Per rimettere i kayak in assetto da navigazione e per fare i 100 metri di sentiero sulla riva del fiume senza trolley impieghiamo mezz’ora e per fare più veloce trasporto tutti e due i kayak uno dopo l’altro trascinandoli malamente mentre gli altri si preparano.

Iniziamo finalmente a pagaiare dopo quasi 8 ore passate con i piedi per terra e dopo poco più di 71 ore di gara!! Ma non è finita perché nei 30 km che ci separano dalla transizione abbiamo un altro trasbordo e alcune rapide.

Partiamo con un’ottima corrente che ci sospinge ma dopo un paio di km ancora acqua ferma; per non farci prendere dal sonno cantiamo a squarciagola e superiamo un paio di teams dormienti.

In 2 ore e mezza di pagaiate arriviamo allo sbarco, c’è bel tempo e fa più caldo.

La prima sezione del trasbordo di 300 metri è su un sentierino stretto e, senza possibilità di utilizzare i trolley, mi adopero trascinando da solo un kayak sino alla strada, ritorno e in due portiamo anche il secondo kayak e tutte le sacche.

Alla strada Clelia dorme e resta a guardia di un kayak, in tre andiamo per altri 600 metri sino all’imbarco. Pekka resta li e si sdraia a dormire, Marta si avvia verso un bar che vediamo a circa 200 metri per comprare la colazione per tutti mentre io ritorno a trasportare sul trolley anche il secondo kayak sino all’imbarco.

Buon bottino fatto da Marta: cappuccini, coca cola, due gelati a testa, muffin: colazione è fatta (anche se oramai è ora di pranzo!) per un totale 1h 6 minuti con i piedi a terra.

Partiamo pagaiando su una corrente che ci accompagna per quasi 4 km passando per veloci rapide ondose, poi rallenta quasi a fermarsi.

Arriviamo alla terza transizione dopo tre giorni 5 ore e 17 minuti.

Prima di poter accedere alla camera di hotel mettiamo via tutta l’attrezzatura da kayak nel relativo borsone, apriamo i cassoni bici e montiamo le mountain bike.

In camera facciamo tutti una doccia e mangiamo il pasto con la pasta calda prenotata.

Più tardi, Marta insegna a Clelia come svuotare le vesciche frutto del trekking in prospettiva delle successive sezioni a piedi che ci attendono a fine gara, io e Pekka studiamo e segnamo il percorso di 220 km in mountain bike cercando di vincere il sonno.

Dormiamo tutti almeno 2h15’ e dopo 5 ore e mezza, oramai al buio, poco prima della mezzanotte partiamo per il tappone in mtb.

ARWS2021Galizia-spain-3-kayak4

Qui una analisi in termini più oggettivi attraverso la traccia satellitare e le otto mappe A3 della sezione. Questi i nostri tempi della sezione di kayak di 90km .

cp16-cp17 rapide, giorno: ribaltamento kayak 10’

cp18- trasbordo 12km – reimbarco notte-mattino: sosta per sonno inizio trasbordo 45’; sacca stagna dimenticata 1h35’; sosta cibo 10’; trolley rotto15’; preparazione imbarco 30’. Tempo totale trasbordo: 7h50’.

Cp 19- reimbarco trasbordo corto – giorno: sosta cibo 20’

T3 pomeriggio- notte – rimessaggio attrezzatura kayak-montaggio bici, doccia, cibo: 3h15 circa.; sonno 2h15. Totale in transizione 5h30

Da effettivo imbarco in acqua sino all’uscita in mtb, soste per sonno minimo di tutto il team: 2h45’. Tempo soste varie, transizione, cibo, preparazione kayak 6h30 circa; Tempo perso x navigazione 0h0. Tempo totale sino all’uscita seconda sezione in MTB : 83h50’ circa

Freemind Team. Main sponsors: Gruppo Ethos Ristoranti Italiani. Birra Libera. Technical sponsor: Garmin. Advenure Menu. Expedition bars, Rujan bag, Columbusnature, Sks Germany, Umbound merino, Solbian.