Si conclude con questo articolo il report dei campionati mondiali di Adventure Race del 2021.
32km di trekking più le considerazioni finali
.. Raggiungiamo la transition area 4 dopo 5 giorni 2 ore e 56 minuti dalla partenza, poco prima delle tre del pomeriggio. Siamo sette ore oltre il cut-off e quindi dobbiamo saltare le due sezioni successive (trekking 65km e kayak 11km) con un trasferimento in bus alla sezione finale di trekking lungo la costa.
Inizialmente ci dicono che il bus sarebbe partito alle 18, cosa che ci fa rilassare e prendere tutto con calma ma ad un certo punto ci fanno fretta in quanto il bus sarebbe partito da li a pochi minuti alle 16.30. In fretta e furia chiudiamo i cassoni bici e saliamo sul bus con tutto quello che ci serve per l’ultima sezione di trekking, io sono ancora in costume.
Una volta scesi dal bus sul lungomare della cittadina di Sada abbiamo il tempo per riorganizzare lo zaino, finire di vestirci e anche per trovare un bar dove ci rifocilliamo con gli ultimi dolcetti e cappuccini. Partiamo insieme alle altre tre squadre fermate al T4 e presto lungo il percorso affianchiamo altri teams full-course molto più avanti in classifica di noi.
Nelle due ore scarse di luce che ci restano lasciamo la cittadina e ci godiamo scorci spettacolari da una foresta con vista oceano, al primo cp della sezione vediamo ancora bene.
Con il buio arriva anche una nebbiolina umida, nei kilometri che seguono esitiamo nella scelta di alcune svolte di sentieri e un labirinto di tracce in mezzo alle alte felci non rende facile il secondo checkpoint. Proseguiamo a buon passo nella nebbia che aumenta, esitiamo ancora nella ricerca di un sentiero e arrivati in zona cp 3 non lo troviamo subito, quindi ci spargiamo alla ricerca in modo un po’ scomposto chiamandoci per mantenere il contatto acustico. Dopo diversi minuti lo trovo sulla scogliera all’interno di un rudere di torre di avvistamento militare.
Proseguiamo nella foresta nebbiosa prima di entrare in una cittadina dove abbiamo diversi minuti di esitazione con qualche avanti e indietro prima di raggiungere la costa ed il quarto cp. Iniziamo ad essere di nuovo appannati per il sonno. Da qui in avanti si susseguono diversi paesi in modo quasi continuo e camminiamo su asfalto. In uno di questi quartieri costieri con una struttura a lisca di pesce perdiamo completamente l’orientamento e almeno venti minuti di tempo per ricollocarci.
Nessuno è più lucido, dobbiamo prenderci per mano per camminare dritti, per non fermarci tra sogno e percezione di cosa contorna il nostro cammino.
Gli stati onirici compaiono immediatamente alla chiusura degli occhi regalando esperienze dispercettive e simil-allucinatorie. C’è chi inciampa e chi deve essere guidato per andare dritto ma per non arrabbiarsi si fa guidare solo da Marta.
In questo stato non arriviamo precisi agli ultimi due cp e dobbiamo cercarli un po’.
Gli ultimi 7 km purtroppo sono su un percorso orribile soprattutto per un fine di mondiale: un camminamento a fianco di una superstrada che dalla periferia porta al centro di A Coruna.
Raggiungiamo un team che preso dall’orgoglio si mette a correre risuperandoci. A meno di un kilometro dall’arrivo esitiamo ancora, siamo su una grande piazza con gente che fa casino fuori da balere e locali. Arriviamo lungo il porto cittadino aspettandoci di vedere qualche luce al traguardo li collocato. Sino a pochi metri dall’arco della linea d’arrivo sembra non ci sia nessuno.
Arriviamo frastornati, la contentezza smorzata dalla stanchezza si esprime in sorrisi e abbracci tra di noi.
Qui una analisi dei tempi in termini più oggettivi attraverso la traccia satellitare e le quattro mappe A3 1/12.500 dell’ultima sezione di trekking di 32 km.
Tempo nella sezione: 9h52’
Totale errori di navigazione: 40’
Totale soste: no
Totale sonno di tutto il team: no
Dopo il traguardo ci sono a malapena un paio di persone che segnano il nostro arrivo, ritirano il roadbook e controllano che il telefono sia sigillato.
Fa freddo, non c’è n’è cibo né beveraggi pronti, entriamo da soli nel bancone del bar sotto il tendone per servirci una birra.
Finale per niente degno di un mondiale dobbiamo chiamare un taxi per farci portare al palazzetto dello sport magazzino dei bagagli. Dopo un ora che siamo là, alle 3 del mattino, ci dicono che non possiamo restare, non possiamo dormire li.
Sono momenti in cui le nostra fisiologia detta le priorità: dormire, mangiare e solo dopo pensare ad altro. Cerchiamo comunque un hotel in piena notte, un ultimo taxi e arriviamo in un bel letto a goderci un sonno profondo interrotto solo dalla ricca colazione.
I racconti proposti in questa serie di articoli sui mondiali in Galizia sono stati scritti con finalità descrittive e quantitative per trarre delle informazioni utili per definire le strategie future.
Infatti lo sforzo prolungato e la deprivazione da sonno incidono sui processi cognitivi alterando la percezione del tempo nell’esperienza in corso e nei ricordi. Inoltre è caratteristica insita della mente umana strutturare i ricordi in modo personale tipicamente con inconsapevoli finalità di mantenimento di una rappresentazione di se coerente e quasi sempre positiva.
Dai numeri sui tempi elencati sotto si può trarre una prima conclusione sull’importanza di avere nel team un navigatore top, con un buon funzionamento anche in stato di deprivazione da sonno. Può essere la chiave per portare al traguardo in full-course anche un team non particolarmente veloce ed esperto.
Ancora più lampante risulta l’importanza di considerare le transizioni come una fase della gara da considerare attentamente, da allenare accuratamente e sulla quale definire una rappresentazione comune al team di come deve essere affrontata. Al tema delle transizioni si affianca quello della strategia di sonno; in una gara di più giorni le soste per riposare sono una perdita di tempo, o si dorme o ci si sposta verso il checkpoint successivo.
Negli articoli non sono stati considerati e rappresentati gli aspetti emotivi che tipicamente rendono dei racconti coinvolgenti. Nelle Adventure Race sono molti i momenti in cui possono emergere emozioni sia negative sia positive. Le emozioni negative come rabbia e demoralizzazione sono presenti nelle crisi che ognuno sperimenta in qualche momento durante una Adventure Race. Un racconto che mette a fuoco gli stati emotivi non è facile da scrivere perché inevitabilmente evidenzierebbe alcuni punti deboli propri e dei compagni di squadra con implicazioni che potrebbero essere non gradite. Le emozioni positive che si attivano, più facili da raccontare, spaziano dalla gioia a veri e propri stati di esaltazione e sono il motivo principale che porta molte persone ad una dipendenza vera e propria dalle Adventure Races.
Un ringraziamento agli sponsors. Il main sponsor Gruppo Ethos Ristoranti Italiani che permette la partecipazione del Freemind team al circuito Adventure Race World Series dal 2013.
Sponsor tecnici: Garmin. Adventure Menu. Expedition bars, Rujan bag, Columbusnature, Sks Germany, Umbound merino, Solbian.
Sezione 1. Trekking 122 km
Tempo della sezione: 37h20’
Soste per sonno: 2h
Tempo soste transizione cibo riposo 3h40’;
Tempo perso x navigazione 2h35’.
Tempo totale prima sezione trekking 122km +5800 sino all’uscita in mtb: 37h20’
Sezione 2. Mountain Bike 80km e prove speciali
Tempo nella sezione: 16h30’
Soste per sonno: 1h30’.
Tempo soste transizione cibo preparazione kayak 3h03’;
Tempo perso x navigazione 1h15’.
Tempo totale sezione prove speciali e mtb 80km sino all’uscita in kayak: 53h50’
Sezione 3. Kayak 90km
Tempo nella sezione: 30h00’
Soste per sonno di tutto il team: 2h45’
Tempo soste varie, transizione, cibo, preparazione kayak 7h15
Tempo perso x navigazione 0h0.
Tempo totale da effettivo imbarco in acqua sino all’uscita in mtb: 83h50’
Sezione 4. Mountain Bike 220 km
Tempo nella sezione: 39h06’
Totale errori di navigazione: 4h20’
Totale soste: 5h14’
Totale sonno di tutto il team: 45’ (più sonno di alcuni nelle soste per problemi mtb, cibo, navigazione)
Tempo totale sino allo stop per trasferimento bus: 122h56’
Sezione 7. Trekking di 32 km
Tempo nella sezione: 9h50’
Totale errori di navigazione: 40’
Totale soste: no
Totale sonno di tutto il team: no
Tempo totale gara: 132h46’
Analisi dei tempi di tutta la gara.
Tempo totale gara: 132h46’ (136h27 inclusa l’ultima transizione dove il tempo è stato fermato per il taglio di due sezioni ed il trasferimento in bus)
Totale errori di navigazione: 8h50’
Totale soste incluse le transizioni: 19h15’
Totale sonno di tutto il team: 7h (più un paio di ore a testa di sonno nelle soste in momenti in cui alcuni dormivano e altri erano impegnati per problemi mtb, cibo, navigazione, ecc)